La retrodatazione del megalitismo

Tipologia: 
Archeologia
19 maggio 2016
Le scoperte degli ultimi decenni hanno retrodatato il megalitismo di migliaia di anni. Il sito più antico conosciuto è Gobekli Tepe in Turchia, ha ben 11.500 anni. Atlit Yam in Israele, sommerso a una profondità di 8-12 metri, risale a circa 9200 anni fa. Carahunge in Armenia è datato 9600-6500 anni. Nabta Playa in Egitto rimanda a 6800-5700 anni fa
Atlit Yam (Israele), 9.200 anni fa
Atlit Yam (Israele), 9.200 anni fa

Le scoperte degli ultimi decenni hanno condotto gli archeologi a retrodatare la nascita del fenomeno megalitico di parecchie migliaia di anni. Il sito più antico conosciuto è Gobekli Tepe in Turchia, risalente a 11.500 anni fa, ma ci sono strutture più vecchie di qualche migliaio di anni ancora da disseppellire. Datazioni analoghe emergono dal vicino sito di Nevali Cori sempre nell'area turca. Secondo alcuni studi, gli allineamenti delle coppelle sull'altare piramidale di Monte San Martino (Piacenza) indicherebbero la stella polare nella costellazione del Cigno, rimandando quindi a 15.500 anni fa, ma la lavorazione piramidale potrebbe essere successiva alla registrazione astronomica, avvenuta in origine su un masso grezzo, quindi resta il dubbio. Sparse su tutto il monte, comunque, ci sono pietre fino a 10 metri. La risalita del mare causata dalla deglaciazione ha inghiottito milioni di chilometri quadrati di terra: lo scioglimento ha evidenziato tre picchi in corrispondenza dei crolli delle calotte, avvenuti circa 14.000, 11.500 e 8000 anni fa. Molti siti preistorici oggi sono sotto il livello del mare. Gli effetti alluvionali si sono fatti sentire in diverse aree del mondo sino al III millennio a.C. Addirittura 5000 anni fa la temperatura era due o tre gradi superiore a quella attuale e il mare qualche metro più alto. Il sito megalitico di Atlit Yam in Israele, sommerso a una profondità di 8-12 metri, risale a circa 9200 anni fa e fu abbandonato intorno a 8400 anni fa. Davanti alle coste israeliane ci sono molti circoli di pietre sommersi, come del resto sulla terraferma. Secondo stime archeoastronomiche Carahunge in Armenia risale almeno al VI millennio. Purtroppo mancano all'appello i territori sommersi dal Mar Nero nel corso del VI millennio a.C. Il circolo megalitico di Nabta Playa in Egitto è stimato tra 6800 e 5700 anni fa. I megaliti della Bretagna sono stati eretti tra 6500 e 4000 anni fa, tuttavia ci sono megaliti nel Canale della Manica e davanti alle coste atlantiche, nell'area dove durante l'era glaciale sorgevano vasti territori oggi sommersi (chiamati Doggerland), ciò significa che sono stati costruiti prima del definitivo scioglimento delle calotte glaciali. Le strutture megalitiche di Malta e Gozo sono datate tra 6000 e 4500 anni fa, ma sono state segnalate rovine megalitiche a 2,5 chilometri dalla costa di Sliema, circa 7,5 metri sotto il livello del mare. Di recente è stato osservato che la base delle mura ciclopiche di Orbetello, oggi sommerse per oltre la metà, era all'asciutto 7500 anni fa. La conferma di questo dato getterebbe nuova luce sull'antichità della cosiddetta opera poligonale. Anche il versante atlantico statunitense è ricco di megaliti: tra le tante meraviglie, spiccano alcune costruzioni ormai sommerse dalle acque del Lago Michigan (su un masso è perfino inciso un mammut), quindi anche in questo caso dobbiamo risalire a prima del completo scioglimento della calotta che ha dato origine ai grandi laghi nordamericani, oltre 6000 anni fa.
Giorgio Giordano

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Gobekli Tepe (Turchia), Nabta Playa (Egitto), Hagar Qim (Malta), Carnac (Francia)