Ambiente

Surriscaldamento globale o nuova glaciazione in arrivo? La risposta diventa determinante in tema di politica economica e sviluppo sostenibile, ma soprattutto in fatto di contromisure da adottare per garantire alla popolazione mondiale la migliore sopravvivenza futura. Gli studi in materia sono molti e talvolta di segno opposto

La Beringia, essenziale per l'occupazione del Nuovo mondo

Ossa di mastodonte macellate risalenti a 130 mila anni fa. C'è chi punta su Neanderthal o Denisova, ma i Sapiens erano in Cina 120 mila anni fa. Chi è arrivato da quelle parti deve averlo fatto alla fine del Riss per poter sfruttare l'emersione della Beringia, poi sommersa durante l'interglaciale. Oppure sapeva navigare: del resto ci sono tracce della stessa epoca sull'isola di Creta

L'estensione e il progressivo ritiro della calotta glaciale

Dopo un lungo periodo di inabitabilità, con il ritiro della calotta glaciale e il suo successivo collasso, la Scandinavia è stata via via rioccupata dai cacciatori paleolitici, rimasti ai bordi della tundra durante il massimo glaciale. Un processo millennario, accompagnato dall'avvento delle tecniche mesolitiche e infine dalla rivoluzione neolitica

 L'uomo di Neanderthal

L'estinzione dei Neanderthal è da sempre oggetto di discussioni. Le proposte si sono sommate specie durante l'ultimo decennio, spesso dipingendo un quadro grottesco. Le diverse teorie, alcune assai curiose, hanno messo sotto accusa i Sapiens, il clima o i presunti deficit fisici e cognitivi dei nostri cugini. Oggi si ritiene che la loro scomparsa sia dovuta all'ibridazione con i nostri progenitori

Fenotipi a confronto

È probabile che gli Erectus europei, arrivati nel continente oltre un milione di anni fa, durante la glaciazione Gunz, fossero ben più chiari dei loro corrispettivi africani. Così gli Heidelbergensis che affrontarono la glaciazione Mindel e i Neanderthal vissuti durante il Riss e parte del Wurm. Lo stesso vale per i Sapiens presenti in Europa nel corso degli ultimi 45 mila anni

Fetonte e le catastrofi di fuoco

Il significato del mito di Fetonte è dibattuto da tempo. Di certo sappiamo quanto ci ha rivelato Platone nel Timeo, che dopo aver sintetizzato la vicenda del giovane dio scrive: «Questo a forma di favola; il vero poi è lo dichinamento degli astri che si rivolvono per lo cielo attorno alla terra, e lo incendimento di tutte le cose sopra la terra per molto fuoco»

La Urheimat (rosso), gruppo satem (rosa), gruppo centum (blu)

Nel Paleolitico superiore le tribù dell'estremo nord cacciavano i mammut dagli Urali a Bering: intorno a 20 mila anni fa, con l'avvento del massimo glaciale, i popoli siberiani sono migrati a nord-est del Mar Nero, dove è maturata la cultura indoeuropea, che secondo gli studi più recenti è penetrata in Europa diversi millenni prima del previsto

Il colore della pelle oggi

La depigmentazione è vantaggiosa dove l'esposizione solare è scarsa. Il rutilismo esisteva già nel Paleolitico. La pelle bianca degli attuali europei deriva da tre mutazioni, una di queste causa il biondismo e gli occhi chiari. Erano bianchi i cacciatori mesolitici, gli agricoltori caucasici giunti nel Neolitico e i pastori indoeuropei dell'età dei metalli

Il moto precessionale: ogni 12.900 anni l'asse terrestre punta in direzione opposta

Esiste una straordinaria corrispondenza tra le stagioni dell'anno solare e le fasi climatiche attraversate dal pianeta nel corso di un giro precessionale. L'asse terrestre non mantiene in eterno lo stesso orientamento rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse, ma si sposta di un grado ogni 72 anni, completando un cerchio in 25.800 anni

La distribuzione della calotta glaciale settentrionale

L'Artide ha attraversato una fase climatica favorevole? Secondo lo studioso tedesco del secolo scorso Herman Wirth, l'Artico, la Groenlandia, l'Islanda e le Isole Spitzbergen tra il 40.000 e il 28.000 a.C. presentavano una flora e una fauna che nello stesso periodo non avrebbero potuto vivere in Canada, negli Stati Uniti o in alcune aree del nord Europa

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