Ancora oggi non è perfettamente chiaro il metodo utilizzato per realizzare simili strutture. In particolare, come abbiano fatto i costruttori a esporre le pietre alle alte temperature necessarie per provocare la parziale o totale fusione dell’opera muraria: le temperature necessarie per indurre la vetrificazione superano infatti i 1000 gradi centigradi |
Il Nord America è ricco di strutture megalitiche, ma gli americani hanno a lungo faticato ad ammettere che gli “indiani” fossero in grado di esprimere forme culturali avanzate. L’America settentrionale è un continente archeologicamente “maledetto”, dal momento che le vestigia del passato sono state analizzate scientificamente solo in epoche recenti |
Gobekli Tepe è il più antico mai ritrovato: ha almeno 11.500 anni. Intorno all’8000 a.C. l’area è stata seppellita e abbandonata. I reperti più antichi, antecedenti al 9000 a.C. sono più accurati e imponenti, mentre le costruzioni successive appaiono molto meno elaborate, tanto da far pensare a una progressiva decadenza di quella società |
Veri e propri complessi templari allineati con i punti all’orizzonte in cui in quell’epoca sorgevano o tramontavano corpi celesti di particolare importanza. Monoliti e buche in cui in origine erano infissi dei pali, corridoi, pozzi e santuari di varia fattura realizzati tenendo ben presente la direzione del sorgere e del tramontare della Luna, del Sole o delle stelle più luminose |
Atlit Yam è un villaggio neolitico sommerso, fondato circa 9.200 anni fa e abbandonato intorno a 8.400 anni fa. Si trova davanti alla città di Atlit, tra i 200 e i 400 metri dalla costa, a una profondità di 8-12 metri. Occupa una superficie compresa tra i 40 e i 65 ettari. È stato scoperto nel 1984 |
La tecnica di costruzione usata dai popoli megalitici resta un mistero. Le proposte si susseguono, ma nessuna ha superato la prova empirica. Molti autori “revisionisti” hanno suggerito soluzioni retro-futuristiche, che tuttavia restano altrettanto indimostrate. Analizziamone tre che hanno trovato particolare seguito tra gli appassionati: elettromagnetismo, levitazione sonica, geopolimero |
La guerra di Troia non è un episodio storico, è un mito sui cicli cosmici. Schliemann ha ingiustificatamente sovrapposto archeologia e mitologia. Esistono numerose proposte alternative alla sua e tutte con la pretesa di essere fondate su prove archeologiche. In realtà, la guerra tra achei e troiani è avvenuta in tutti i luoghi e da nessuna parte |
I templi presenti sulla piana di Giza vengono attribuiti alla IV dinastia egizia, che li avrebbe realizzati nel corso di appena un secolo. Un tempo davvero molto breve, forse troppo. L'ipotesi di uno sviluppo millenario del sito, con una edificazione avvenuta in più fasi, pietra su pietra, generazione dopo generazione, risolve molti problemi |
La mitologia ha spesso ingannato gli storici e i detective dei misteri archeologici. L'errore è stato considerare i luoghi descritti dalla geografia sacra come perdute ubicazioni terrestri. È perfettamente inutile cercare sulla Terra, nelle sue cavità o in fondo al mare, città scomparse, isole sommerse e patrie primordiali abbandonate dopo una catastrofe |
Da qualche tempo le strutture monumentali del passato vengono studiate dal punto di vista delle proprietà acustiche. Le stanze in pietra edificate nella preistoria potrebbero essere state progettate per condurre le frequenze sonore e manipolare la mente umana, inducendo stati di percezione funzionali alla celebrazione dei riti sciamanici |