Le fasi dell'ultimo periodo glaciale

Tipologia: 
Ambiente
22 maggio 2016
L'ultimo periodo glaciale, conosciuto come Wurm, è stato caratterizzato da continue variazioni dell'estensione delle calotte glaciali. Le fasi climatiche più drammatiche sono state la prima, da 75 a 65 mila anni fa, e l'ultima, da 25 a 15 mila anni fa. Lo scioglimento del ghiaccio ha causato un innalzamento del livello marino di circa 120 metri
Il mondo durante l'ultimo massimo glaciale
Il mondo durante l'ultimo massimo glaciale

L'ultimo periodo glaciale, generalmente conosciuto come Wurm dal nome della glaciazione alpina, è iniziato 75-80 mila anni fa. Le calotte si sono impossessate del Nord America, del Nord Europa e di larghi tratti della Siberia. Allo stesso modo una spessa coltre di ghiaccio perenne ha ricoperto le cime di Alpi, Himalaya e Ande. Il freddo intenso è durato circa diecimila anni, poi a partire da 65 mila anni fa le calotte si sono ritirate. Approfittando del momento climatico l'uomo ha occupato quasi ogni angolo del pianeta. Una nuova ondata di freddo ha travolto il mondo intorno a 52 mila anni fa. Si è trattato di una fase glaciale più breve e meno catastrofica della precedente. Le calotte hanno fatto la loro ricomparsa solo sulla Scandinavia e in Nord America. Il freddo è durato sino a 45 mila anni fa, poi il clima è entrato in un periodo più mite, durato 20 mila anni, anche se con fasi alterne di temperature più rigide. La ben nota civiltà europea delle pitture rupestri e delle veneri paleolitiche si è sviluppata durante questa finestra climatica favorevole. Il termometro è di nuovo precipitato intorno a 25 mila anni fa. Le calotte hanno conosciuto un'espansione analoga a quella della primissima fase del Wurm, quindi con ghiacciai in America, Europa e Asia. Il peggio, però, doveva ancora venire: 22 mila anni fa si è infatti registrato il massimo glaciale, con temperature che hanno costretto gli abitanti del Nord del pianeta, dall'Europa all'estrema Siberia, a ritirarsi verso i cosiddetti "rifugi glaciali", ubicati a latitudini più basse, come nell'area franco-cantabrica, nei Balcani, a nord del Mar Nero e del Caspio, nella Siberia sud-orientale e sulla costa pacifica del Nord America, oltre il 55° parallelo l'occupazione è proseguita solo in un rifugio dell'Alaska. Durante le fasi più fredde della glaciazione è emersa dalle acque la Beringia, un ponte di terra dove ora c'è lo stretto di Bering, che ha consentito all'uomo di occupare l'America. Intorno a 16 mila anni fa il clima ha subito un nuovo surriscaldamento. I ghiacciai asiatici e quello andino sono stati i primi a scomparire, seguiti dalle calotte europee. Intorno a 8000 anni fa è crollata anche l'ultima calotta nordamericana, lasciando in ricordo al mondo i grandi laghi al confine tra Stati Uniti e Canada. Lo scioglimento delle calotte ha causato un innalzamento del livello del mare pari a 120 metri, con circa 25 milioni di chilometri di coste finiti sott'acqua.
Giorgio Giordano

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