Le quattro stagioni del ciclo precessionale

Tipologia: 
Ambiente
29 maggio 2016
Esiste una straordinaria corrispondenza tra le stagioni dell'anno solare e le fasi climatiche attraversate dal pianeta nel corso di un giro precessionale. L'asse terrestre non mantiene in eterno lo stesso orientamento rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse, ma si sposta di un grado ogni 72 anni, completando un cerchio in 25.800 anni
Il moto precessionale: ogni 12.900 anni l'asse terrestre punta in direzione opposta
Il moto precessionale: ogni 12.900 anni l'asse terrestre punta in direzione opposta

L'anno, un giro completo della Terra attorno al Sole, si suddivide in quattro stagioni: inverno, primavera, estate e autunno. Non è tanto per una scelta puramente convenzionle fatta dall'uomo, quanto per una constatazione oggettiva dei meccanismi naturali. Esiste una straordinaria corrispondenza tra le stagioni dell'anno solare e le fasi climatiche attraversate dal pianeta nel corso di un giro precessionale, il cosiddetto "anno platonico". L'asse terrestre non mantiene in eterno il medesimo orientamento rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse, ma si sposta di un grado ogni 72 anni (o più precisamente 71,9), descrivendo un cerchio: ogni 25.800 anni l'asse è orientato verso lo stesso punto (25.920 secondo il computo tradizionale), ogni 12.900 anni l'asse terrestre punta in direzione diametralmente opposta, ogni 6450 anni si sposta di 90° coprendo un quarto di ciclo. Anche in questo grande ciclo cosmico si possono rintracciare quattro fasi climatiche che riproducono la ripartizione stagionale dell'anno solare: inverno, primavera, estate e autunno. Il quarto di ciclo corrisponde a una stagione precessionale. Senza troppa difficoltà possiamo indivinduare il grande inverno precessionale nell'ultimo massimo glaciale (LGM) di circa 20.000 anni fa, il momento più cruento del Wurm. Se ci spostiamo verso il presente di una "stagione precessionale", ci troviamo intorno a 14.000 anni fa, proprio nel periodo in cui scoppia il surriscaldamento globale, ovvero la primavera precessionale. E infatti in quell'epoca la calotta glaciale del Mare di Barents e la Laurentide iniziano a rompersi, mentre il lago Livingston si riversa nell’Atlantico, poi 11.500 anni fa crolla la diga del lago glaciale del Baltico e il lago Agassiz si riversa nel Golfo del Messico. Il Sahara 9000 anni fa diventa una prateria. La temperatura sale ancora e intorno a 8000 anni fa inizia l'estate precessionale, la grande stagione calda della Terra. Gli episodi sismici e vulcanici si intensificano e infine crolla la Laurentide, la calotta glaciale a nord est del Canada. Il mondo vive il suo optimum climatico e il livello dei mari è un paio di metri sopra l'attuale, il Mediterraneo tracima nel Mar Nero e circa 5500 anni fa il Golfo Persico allaga la piana di Sumer, ritornando al livello attuale solo dopo 1500 anni. Inizia la desertificazione del Sahara. Infine, circa 4000 anni fa, scatta l'autunno precessionale, la quarta stagione del "grande giro": il mondo si assesta sulle temperature che a grandi linee hanno caratterizzato tutta l'epoca storica, con calotte polari non troppo estese ma sostanzialmente stabili.
Giorgio Giordano

©RIPRODUZIONE RISERVATA