L'infruttuosa ricerca di Atlantide
Deglaciazione
A proposito dell'isola di Atlantide, menzionata da Platone nel Timeo e nel Crizia, Aristotele disse: «L'uomo che l'ha sognata, l'ha anche fatta scomparire». Aveva ragione: ogni ricerca tentata nel corso del tempo si è rivelata infruttuosa. Anzi, l'archeologia subacquea ha stabilito che prima dello scioglimento delle calotte glaciali "Atlantide" era in tutto il mondo, poi 25 milioni di chilometri quadrati di coste sono stati sommersi. Il sollevamento marino ha allagato le piattaforme continentali del mondo intero, non solo l'Europa, anche il Sud-Est asiatico dove sorgeva l'area di Sonda, il Sahul che connetteva Australia, Nuova Guinea e Nuova Zelanda, e ancora l'India, le isole dei Caraibi, il Golfo del Messico e via dicendo. Platone pone intorno al 9500 a.C. la sconfitta inferta dagli ateniesi agli atlantidei provenienti da oltre Gibilterra e in un imprecisato "periodo successivo" il diluvio che travolse l'isola. I catastrofici crolli delle calotte sono avvenuti 14.000, 11.500 e 8000 anni fa. Durante il massimo glaciale, intorno ai 20.000 anni fa, il mare era più basso di 120 metri e risalendo ha travolto siti dell'età del Bronzo, neolitici, mesolitici e del Paleolitico superiore. Hanno fatto scalpore i ritrovamenti in India, due insediamenti sommersi di 9500 anni fa nel Golfo di Cambay e uno al largo di Dwarpa, risalente, pare, a 12.000 anni fa. Quello che più infiamma gli appassionati, naturalmente, sono i megaliti sommersi. Il sito megalitico di Atlit Yam in Israele, situato a una profondità di 8-12 metri, risale a circa 9200 anni fa e fu abbandonato intorno a 8400 anni fa. Davanti alle coste israeliane ci sono molti circoli di pietre. Sono stati segnalati megaliti sul fondo del Canale della Manica e davanti alle coste atlantiche, nell'area ex Doggerland, ciò significa che sono stati costruiti prima che la deglaciazione si compisse per intero. A Lanzarote, nelle Canarie, a 22 metri di profondità è stata trovata una camera scavata nel basalto. Ci sono strutture al largo di Malta, a circa 2,5 chilometri dalla costa di Sliema, così come davanti alle coste di Linosa nel Canale di Sicilia sono stati individuati dei megaliti sommersi. Era stato annunciato il ritrovamento di un menhir nelle acque di Pantelleria, risalente a 9500 anni fa, ma ora si parla di formazione naturale. Il discusso complesso di Yonaguni, naturale o artificiale che sia, è stato del tutto sommerso prima del 4000 a.C., l'intera area era all'asciutto circa 10.000 anni fa. Considerazioni analoghe valgono per le pietre sommerse a Taiwan nell'area di Kerama e altre sulla stessa falsariga. Si è anche parlato della strada di Bimini alle Bahamas, ma si è concluso che si tratta di formazioni naturali, sommerse circa 6000 anni fa.
Isole scomparse
Troppi posti per un territorio solo, tutti indicati come l'ubicazione finalmente svelata dell'isola scomparsa, anche se in occasione di ritrovamenti nell'emisfero australe non di rado si scomoda la mitica terra di Mu. Dall'altra parte dell'oceano la tradizione degli Aztechi indica la terra di Aztlan come patria ancestrale di questo popolo. Atlantide è stata anche collocata all'interno del Mediterraneo, trasferendo abbastanza arbitrariamente le Colonne d'Ercole nel Canale di Sicilia, che all'epoca indicata da Platone era più stretto di oggi. L'isola misteriosa è stata identificata con la Sardegna (durante l'era glaciale collegata alla Corsica) travolta da uno tsunami causato dall'esplosione dell'Etna 8000 anni fa, o con le Baleari (Minorca e Maiorca erano unite). Tradendo clamorosamente il dettato di Platone, Atlantide è stata perfino posizionata nell'isola di Santorini, distrutta in epoca minoica dalla famosa esplosione del vulcano. Appena fuori dalle Colonne d'Ercole, troviamo Tartesso, sito posto sulla costa Atlantica della Spagna, vicino allo stretto di Gibilterra, dove è emersa una città cancellata dalla trasgressione marina, subito annunciata come una nuova Atlantide ritrovata. Tra le proposte più in linea con la descrizione di Platone, che parla di un'isola fuori dal Mediterraneo, sulla direttrice che conduce in America ci sono le Azzorre lungo la Dorsale medio-atlantica, poi Cuba e le isole dei Caraibi, aree che certamente hanno visto ridurre il loro territorio emerso, dato che sono state trovate tracce subacque di occupazione preistorica. A rotazione questi luoghi sono stati indicati come l'Atlantide platonica. Poiché il filosofo parla di un'isola "continentale", non sono mancate proposte più radicali che hanno posto Atlantide in Antartide o in Groenlandia, quest'ultima peraltro assomiglia alla rappresentazione dell'isola antidiluviana realizzata da Kircher nel 1665. Imprevedibilmente, addirittura il sito di Tiahuanaco sulle rive del Titicaca, in cima alle Ande, è stato ritenuto una possibile ubicazione dell'isola. Insomma, tutti producono una mole immensa di prove a conforto delle proprie tesi, ma ognuno pone Atlantide in un posto diverso del pianeta. Platone, nel Timeo, prima di iniziare il racconto di Atlantide, ricorda il mito di Fetonte e fa dire al sacerdote di Sais che interloquisce con Solone: «Questo in forma di favola, la verità è lo spostamento degli astri che si muovono in cielo», rivelando che dietro la narrazione "allegorica" si nasconde un significato astronomico. Subito dopo attacca con la sua storia su Atlantide: forse per trovare l'isola non bisogna cercare sulla Terra ma in cielo. Aristotele ci aveva avvertito.
Giorgio Giordano