L'opera poligonale, una revisione
In un suo scritto del 2012, intitolato "Confronto tra mura poligonali d'Italia e Grecia", il geologo Roberto Mortari ha osservato che la base delle mura poligonali di Orbetello, oggi sommerse per oltre la metà, era all'asciutto nel 5500 a.C. (ultima data utile). Un tempo le mura poligonali di Orbetello misuravano due chilometri, la gran parte oggi è interrata, solo un tratto si affaccia sul mare. Qui l'altezza complessiva è di sette metri, quattro sono sott'acqua. Sulla base dei rilevamenti geomarini l'autore sottolinea che l'opera è stata eretta quando l'area doveva essere emersa, poi il livello marino alzatosi progressivamente ha lasciato solo una parte del muro fuori dall'acqua. Salvo stabilire che le pietre sono state posate direttamente sul fondo della laguna, lo studioso ritiene indispensabile far risalire la costruzione a prima di 7500 anni fa. Sono molto interessanti anche le stime sulle mura di Pyrgi: Mortari evidenzia che la base si trova ad una quota di 1,6 metri sul livello del mare. Ciò che rende particolare il muro in questione è il fatto che le superfici delle sue pietre presentano una grande percentuale d fori prodotti da litodomi, molluschi marini che si fissano a una roccia e vi scavano la loro sede. Il geologo avverte che il mare era nettamente al di sopra dell’attuale livello intorno a 5000 anni fa, quando le temperature globali erano 2-3 gradi maggiori di adesso, e sottolinea che fino al 3050 a.C (ultima data utile per la costruzione in esame) il livello è stazionato intorno a 1,5 metri sopra quello dei giorni nostri, poi improvvisamente è salito fino a portarsi, nel giro di una trentina d'anni, addirittura sette metri sopra la sua quota attuale. Si è dovuto attendere fino al III secolo a.C. perché il mare ritornasse ad una quota prossima a quella che aveva al tempo della costruzione del muraglione. Se certificate, queste conclusioni possono gettare nuova luce sulla vera età delle mura megalitiche italiane e non solo.
Giorgio Giordano