Il pensiero simbolico

Tipologia: 
Evoluzione
28 maggio 2016
Le prime espressioni del pensiero simbolico non risalgono alla cultura delle Dee Madri e delle pitture rupestri del Paleolitico superiore. L'astrazione è comparsa già ai tempi dell'Erectus. A questa capacità della mente sono collegate molte manifestazioni dell'intelligenza umana, il linguaggio, la matematica, l'arte, perfino la spiritualità
Il pensiero simbolico è la chiave di molte capacità umane
Il pensiero simbolico è la chiave di molte capacità umane

Il pensiero simbolico rappresenta un punto fondamentale nell'evoluzione. Alla capacità di astrazione sono collegate molte manifestazioni dell'intelligenza umana, il linguaggio, la matematica, l'arte, perfino la spiritualità. Ma le prime tracce di simbolismo non risalgono al Paleolitico superiore come molti credono, l'uomo ha messo in luce questa "tendenza" già al tempo dell'Erectus. Alcune linee incise su un osso di circa 1,3 milioni di anni fa, trovato in Bulgaria, potrebbero rappresentare il più antico esempio di simbolismo: siamo ben prima della comparsa del Sapiens. Peraltro, gli oggetti artistici attribuiti alla prima umanità sono molti, in particolare pietre scolpite rozzamente che ricordano piccole teste umane o animali. All'occhio di un osservatore qualunque, tuttavia, non suscitano particolare attenzione, sembrano sassi perfettamente naturali. Nessun dubbio, invece, per la misteriosa venere di Tan-Tan, trovata in Marocco, che si presenta nello stesso stile delle veneri europee del Paleolitico superiore "cromagnoide", ma è datata 300-500 mila anni. Probabilmente rappresenta il primo simbolo religioso conosciuto. Era ricoperta di ocra rossa, la stessa utilizzata nelle sepolture cerimoniali migliaia di anni dopo da Neanderthal e Cro-Magnon. Ma anche in vari depositi antichi 1,5 milioni di anni in Etiopia è stata trovata dell'ocra rossa, evidenza che connette questo materiale alla più remota storia umana e forse al sentimento del sacro. Anche la venere di Berekhat Ram, ritrovata in Israele, ha circa 230 mila anni, c'è da chiedersi chi sia l'autore e se sia connessa a qualche forma di culto, come poi avvenuto nel Paleolitico superiore con le rappresentazioni delle famose Dee Madri o veneri. Di certo sappiamo che già i Neanderthal seppellivano i defunti, comportamento che a tutti gli effetti testimonia spiritualità. Alcuni volti umani scolpiti in una roccia, risalenti ad almeno 200 mila anni fa, sono stati scoperti nel comune di Borzonasca in Liguria. Nella zona dell’Hindu Kush, in Pakistan, è stata rinvenuta la più antica prova di utilizzo di sostanze psicotrope. Sono stati trovati semi, resina e cenere di cannabis sativa, probabilmente utilizzati a scopo cerimoniale o sciamanico: risalgono a 125 mila anni fa. A Cape Town, in Sudafrica, ritroviamo l'ocra rossa, ma qui siamo in chiara epoca Sapiens: sono emerse due conchiglie contenenti resti di ocra e manufatti adeguati alla sua produzione. Le conchiglie forate usate come perline di una collana, scoperte nella grotta di Skhul in Israele e a Oued Djebbana in Algeria, risalgono a 90-100 mila anni fa. Nella grotta di Blombos, sempre in Sudafrica, sono stati trovati manufatti di 70-77 mila anni fa con delle decorazioni. E ancora a Diepkloof Rock Shelter sono emerse delle uova di struzzo di 60 mila anni fa, su cui sono stati incisi dei motivi geometrici che evidenziano simbolismo. L'uomo scolpiva la pietra già 70 mila anni fa, come prova il dio-pitone del Botswana, attorno al quale probabilmente venivano celebrati riti sciamanici. Il serpente è il secondo simbolo sacro ad apparire dopo la Dea Madre. I graffiti trovati a nord di Perth, in Australia, hanno 60 mila anni. il continente australe ha anche il primato in fatto di pitture rupestri, le più vecchie hanno infatti 50 mila anni. Anche i Neanderhal usavano conchiglie per contenere dei pigmenti e penne di volatili per decorare il corpo e il capo alla maniera degli indiani d'America. In una grotta di Gibilterra sono stati trovati dei graffiti di 40 mila anni fa, quindi comunicazione simbolica, ancora una volta opera di Neanderthal. Insomma, il grande salto culturale avvenuto nel Paleolitico superiore è stato preceduto da un lento ma inesorabile percorso di avvicinamento.
Giorgio Giordano

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Incisioni su un osso fatte in Bulgaria 1,3 milioni di anni fa da Homo erectus, decorazioni realizzate 100 mila anni fa in Sudafrica dal Sapiens, l'idolo-serpente scolpito 70 mila anni fa nel Botswana, le incisioni di Gibilterra attribuite ai Neanderthal di 40 mila anni fa