L'uomo di Neanderthal aveva una cultura avanzata. Costruiva armi complesse ed efficaci, conosceva l'arte e la musica, navigava, aveva sviluppato simbolismo e forme di spiritualità. Amava decorarsi il corpo con penne e collane. A scanso di equivoci è bene ricordarlo: parlava perfettamente. Non era il rozzo cavernicolo che un tempo si credeva |
Una spiritualità dedita alle pratiche sciamaniche, profondamente connessa ai cicli naturali, ai moti celesti e alle energie della terra. Un'unica cultura che nel Paleolitico superiore andava dall'Atlantico a Bering. Ma l'origine di queste statuette va cercata molto prima: in Marocco è stata rinvenuta una piccola venere risalente a 300-500 mila anni fa |
I restauri di Tiahuanaco hanno eccessivamente mutato la forma del luogo, mentre a Stonehenge l'intervento è stato più rispettoso dello stato del sito. In Bolivia la ricostruzione del tempio ha comportato l'impiego di molto calcestruzzo e il rifacimento dell'intero perimetro, mentre in Inghilterra sono solo stati rimessi in piedi i triliti megalitici |
La depigmentazione è vantaggiosa dove l'esposizione solare è scarsa. Il rutilismo esisteva già nel Paleolitico. La pelle bianca degli attuali europei deriva da tre mutazioni, una di queste causa il biondismo e gli occhi chiari. Erano bianchi i cacciatori mesolitici, gli agricoltori caucasici giunti nel Neolitico e i pastori indoeuropei dell'età dei metalli |