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Il crollo dimensionale è avvenuto 10 mila anni fa

Durante il Paleolitico l'uomo era più alto e possente di oggi, le dimensioni corporee si sono via via ridotte alla fine dell'era glaciale. Lo testimoniano i resti fossili, le armi e gli utensili. Una riduzione del 10 per cento, che ha coinvolto in uguale misura ossa e muscoli, ma anche il cervello. Forse a causa del passaggio dalla caccia all'agricoltura

La mappa di Atlantide pubblicata da A. Kircher nel 1665 (con il nord verso il basso)

Nel corso del tempo decine di ricercatori hanno annunciato il ritrovamento di Atlantide, ognuno in una diversa parte del mondo. Tra le aree più gettonate ci sono la Dorsale atlantica e i Caraibi, in linea con la descrizione di Platone, ma non sono mancate proposte alternative, dall'Antartide alla Groenlandia, dal Sud-Est asiatico al Mediterraneo

La distribuzione della calotta glaciale settentrionale

L'Artide ha attraversato una fase climatica favorevole? Secondo lo studioso tedesco del secolo scorso Herman Wirth, l'Artico, la Groenlandia, l'Islanda e le Isole Spitzbergen tra il 40.000 e il 28.000 a.C. presentavano una flora e una fauna che nello stesso periodo non avrebbero potuto vivere in Canada, negli Stati Uniti o in alcune aree del nord Europa

La grotta Theopetra, vicino a Kalambaka, in Tessaglia

Dall'Europa alla Cina, fino all'Australia, ci sono tracce di un avanzamento precoce degli uomini paleolitici, anticipi culturali con vertici generalmente toccati solo nel Neolitico. Manufatti in pietra levigata, ceramica, edificazione muraria e un progressivo avvicinamento all'agricoltura. Un sapere perso e ritrovato parecchi millenni più tardi

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